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L'artista Carlo Basilotta si esprime con la pittura sin dall'infanzia emulando opere di autori come Monet e Munch per quali avverte un profondo trasporto; la formazione scolastica propende così per gli studi artistici e col tempo approfondisce varie tecniche e movimenti pittorici, passando dal romanticismo al surrealisimo, dall'impressionismo al simbolismo, dall'espressionismo all'astrattismo. Negli anni ottanta inizia la carriera di illustratore alternandola alla sua attività di pittore, così nelle opere del tempo convivono a volte entrambe le esperienze realizzando espressioni che lui stesso definisce "iperrealismo astratto". Man mano che la sua attività professionale si evolve in quella di art director prima e di creative director poi nel campo dell'advertising - anni novanta fino al duemila - Carlo giunge ad una poetica artistica che è frutto dell'interpretazione dei suoi stessi sogni: essi rispecchiano la spontaneità del rapporto ed il ruolo privilegiato dell'inconscio nel processo creativo... Trasformando in icone le immagini simboliche con l'apparente indifferenza per le qualità formali dei soggetti proposti, così come il procedimento di pescare tra oggetti che appaiono triviali o non estetici e attingendo anche alla cultura popolare, i sogni di Carlo prendono vita: essi vorrebbero svelare, ma non lo fanno fino in fondo, gioie infinite ed immensi drammi esistenziali, lasciando una libera e personale interpretazione a chiunque ne prenda visione.
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| L‘opera |
La sicurezza stradale è sicuramente una tematica estremamente seria ed il numero di incidenti che si verificano ogni giorno, assume purtroppo, secondo la loro gravità, dei toni tragici.
I veicoli pesanti vengono talvolta assimilati, date e loro dimensioni, a simboli di estrema pericolosità: non per niente si usa la nota espressione "bisonti della strada" connotando di conseguenza gli autotrasportatori con un'immagine non esattamente "rassicurante".
Il target a cui è esposta l'utenza della presente iniziativa è eterogeneo, sia per fasce di età che di stili di vita, pertanto nell'esprimere la mia opera sono partito dall'obiettivo di sensibilizzare il più possibile ciascun fruitore.
Ho preferito utilizzare messaggi visivi positivi abolendo qualsia forma di tragicità ed allarmismo.
Ho scelto alcuni segnali stradali per comunicare con tempestività la tematica dell'iniziativa, ponendo al centro dell'immagine l'uomo: nel gioco modulare egli ha uno spazio volutamente maggiore, per esaltare proprio la sua centrale importanza nel tema sicurezza.
Il tutto è espresso in modo giocoso e con un tecnica riproduttiva volutamente infantile, attingendo alla Pop Art, con colori accesi e fortemente contrastati.
L'uomo al volante sorride perché guida con serenità, mentre intorno a lui l'intero contesto stradale (i segnali, l'asfalto, alcuni frame del paesaggio circostante che si percepiscono appena) lo circondano come se facessero parte della sua stessa persona: ed il laterale del camion, del "grande bisonte buono" è il veicolo portatore di questo messaggio positivo.
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